L’arte di Juliusz Lewandowski è ricca di sesso, solitudine, amore, violenza, lotte operaie. Elementi che definiscono la visione che ha Juliusz Lewandowski riguardo alla condizione dell’uomo moderno.
Juliusz Lewandowski è un pittore di origine polacca. Nei suoi quadri troviamo spesso rappresentati degli uomini che hanno una fisicità androgina e sono colmi di una carica erotica. L’evoluzione della sua arte si riconosce nella ricerca spasmodica della torbida intimità delle persone evidenziata all’uso dei colori come il rosso e il nero che enfatizzano questa sua ricerca di un sublime che si protende al negativo, al torbido e all’intimo.
Juliusz Lewandowski indaga artisticamente sulla vera essenza dell’uomo contemporaneo quello che è segnato dalle lotte, dalla condizione solitaria ma anche dall’intimità maschile fatta di tenerezza e atti sessuali con altri uomini. Le sue tele sono il posto in cui ha il coraggio di spingere fino all’estremo i suoi pensieri e i soggetti della sua pittura, come a volerne raccontare un progressivo processo di rivelazione e accettazione sia fisica che spirituale.
Juliusz Lewandowski ha un trascorso difficile ma la costante nel suo percorso è sempre stato l’interesse per la pittura, fin dalla più tenera età, in seguito espressa in una ricerca artistica che tende alla rappresentazione dell manifestazioni operaie e sopratutto al corpo maschile in contesti che ricordano a volte il periodo medioevale. Lewandowski punta a una pittura d’immagine di grande forza esaltando l’emblema stesso della figurazione: il corpo umano. Il suo debutto e la sua crescita artistica fu tardivo, arrivò sulla scena dell’arte autodidatta, nonostante Lewandowski non abbia mai smesso di dipingere.
Mi dici qualcosa sul tuo background?
Fino al 2012 sono stato un operaio, come mio padre e mia madre, ma non i miei nonni. La mia educazione è un po’ atipica, penso di essere ben istruito, tuttavia non abbia finito nessuna scuola. Uno dei miei nonni era un pittore e mio padre trasmesso l’interessare alla storia antica. Eravamo una famiglia molto povera. Quando avevo 13 anni, sono diventato un punk.
Vivi a Varsavia, quanto è cambiata la tua vita negli anni?
La mia vita è cambiata. Ho iniziato recentemente a guadagnarmi da vivere dipingendo, prima di essere un operaio ed emigrante, e a volte è stata davvero una lotta per la sopravvivenza. A volte lavoravo più di 65 ore a settimana, con un solo giorno libero, che di solito trascorrevo solo dormendo. Non dipingevo molto in quel periodo, non ho nemmeno avuto il tempo nemmeno per avere una vita privata. Quando ho avuto la possibilità, mi sono messo a dipingere su carta con gli acquerelli, solo perché quello era un modo per sfuggire al mio schema di lavoro noioso, ripetitivo, e alla solitudine. Era solo qualcosa che dovevo fare per sentirmi vivo.
Ti consideri un combattente? Per cosa pensi che dovremmo tutti combattere?
Mi consideravo un combattente, soprattutto nel periodo in cui ero con il mio ex, che era uno studente molto impegnato nel movimento antifascista. Ma anche in altri campi – per esempio sento che sto lottando per accettare il fatto che alcune persone non sono eterosessuali e non c’è differenza tra cose erotiche omo ed etero. Ora sento che nel primo caso, abbiamo perso la battaglia. Ma nel mio secondo caso sento che sta avendo maggior successo, poiché anche molti uomini eterosessuali adorano i miei dipinti erotici, e questo è fantastico. Le persone devono combattere, ma sembra che alla maggior parte di loro non importi o siano indifferenti. Per loro il mondo è sempre cambiato da alcuni “altri mitici” ed eroi, ma questo non è vero.
So che hai combattuto e fatto scioperi. Cosa ricordi di quegli anni?
Ho fatto uno sciopero e abbiamo vinto. Gli altri tentativi non hanno avuto altrettanto successo, perché per vincere lo sciopero devi valutarlo bene e anche usare le circostanze man mano che cambiano. Non è molto facile, ma ho sempre pensato che fosse importante mostrare agli altri lavoratori, che hanno dignità e hanno potere, lo sciopero è paura (della disoccupazione) ma lo sciopero può dare l’incredibile sensazione di solidarietà. Richiede anche un po’ di coraggio, ma almeno i lavoratori hanno uno strumento per combattere. Ecco perché il capitalismo li sta alienando: devono competere, poiché la solidarietà è estremamente pericolosa.
Che cosa significa per te essere comunista oggi?
Essere comunisti oggi, soprattutto in Polonia, è una cosa piuttosto triste. Abbiamo un governo fascista e un fondamentalismo religioso, una propaganda spudorata che non abbiamo nemmeno visto ai tempi dell’era “comunista” in Polonia. Le persone sono sempre più stupide, poiché il sistema educativo viene creato per renderle stupide. E qui non c’è nessun partito comunista, nemmeno socialdemocratico. La gente pensa che i liberali siano di sinistra, ma è così ovunque, l’intero spettro politico si è spostato a destra. Qui in Polonia tutti i partiti politici sono più o meno di destra. Nessuno osa toccare il clero e il ricco, il tutto è molto medievale.
Sei un pittore autodidatta, quando hai capito che dipingere era ciò che avresti potuto fare per vivere?
Molto tardi, perché era qualcosa che ho fatto per tutta la vita senza nemmeno pensare di vendere. Per qualche tempo non lo mostravo nemmeno a nessuno tranne che agli amici. Penso che lo stessi facendo per divertirli. Inoltre di solito penso di non essere abbastanza bravo da portarli da qualche parte. Non penso mai alla pittura come qualcosa con cui posso monetizzare. Ma stavo realizzando dei portfolio e un giorno alcuni collezionisti mi hanno notato.
Hai davvero talento e il modo in cui dipingi scene erotiche è fantastico per me. Cosa ne pensi della censura d’Instagram e della censura in generale?
C’è stato un periodo su Internet, credo intorno al 2004, dove venivo bandito continuamente dai portali d’arte polacchi e americani. Ma in realtà – su quello polacco è stato anche un momento di divertimento creativo con i moderatori. La destra era al potere, quindi era come il panico in alcuni media polacchi, i censori erano davvero troppo zelanti, specialmente per le immagini sessuali, e noi eravamo come un fronte in una guerra contro questo “regime antico” come lo chiamavo io.
Molti artisti hanno prodotto dei pezzi solo per farli incazzare. Ricordo che un giorno io e un mio amico stavamo ammirando una pagina di fumetti e stavamo solo imprecando con enfasi alle cinque del mattino, ed entrambi siamo stati banditi per parolacce. Una volta hanno rimosso metà del mio portfolio e alla fine mi hanno bandito per…12 migliaia di anni, ma poi, alcuni moderatori sono arrivati e hanno posto fine a tutta la censura artistica.
Quindi non era come un regolamento, piuttosto paranoia che la censura è ciò che il governo si aspetta – e il panopticon ha iniziato a funzionare – le persone pensavano di essere osservate, quindi hanno iniziato a censurarsi o a segnalare cose. Non ho mai avuto problemi con la censura su Instagram forse perché non sto raffiguro molto spesso i genitali. Su Facebook una volta hanno censurato un mio disegno in stile fumetto un paio di volte (lo stavo postando di nuovamente), e non era nemmeno particolarmente erotico anzi piuttosto divertente, con due banditi sulla strada e in carrozza: uno stava facendo sesso con la passeggera e l’altro costringeva il maschio aggredito a fare sesso orale.
Sono sicuro che non è stato la violenza ma forse è stato solo insoddisfacente per qualche moderatore che io abbia reso gay uno di questi banditi.
La censura non è sempre una cosa negativa, ma generalmente sono contrario alla censura nell’arte. È una questione di alcune sfumature che fanno la differenza tra arte erotica e porno, non è nemmeno questione di porno contro erotico, ma più di valore estetico e mancanza di esso.
Immagino che tu sia per l’uguaglianza di genere come noi, quanto lavoro pensi che dovremmo tutti fare per ottenere qualcosa del genere?
Quando penso all’uguaglianza di genere e osservo cosa sta facendo il governo con i diritti delle donne in Polonia, in realtà è collegato ai miei studi sul periodo medievale, perché è come se nulla fosse cambiato. Senza uguaglianza gli uomini erano effettivamente infelici, ma sembra che alcuni di loro non lo capisco. Creare un mondo patriarcale e omo sociale, in cui le donne erano quasi assenti e non possono decidere da sole di essere totalmente dipendenti, sembra molto antico alcuni uomini oggi sono ancora molto attratto da questa idea.
Alcuni storici hanno avanzato una tesi interessante secondo cui gli uomini volevano dominare le donne solo perché la loro identificazione sessuale non è “biologicamente” forte, come quella femminile, e sono stati costretti a dimostrare la loro mascolinità piuttosto che nascere con essa, come lo sono le donne.
La ragione è che il patriarcato deve essere terminato, ma sembra che alcuni uomini non siano pronti per questo. E le relazioni omosessuali sembrano essere più felici, solo perché tendono a essere più uguali nei ruoli di genere.
L’uguaglianza di genere è la chiave per una relazione più felice, ma ancora una volta, alcune persone non sono cresciute con questa idea.
Pensi che come artista e con la tua arte tu possa portare le persone ad alcuni cambiamenti?
Non so se sia una questione di arte o se le persone cambino gradualmente. L’arte è sicuramente un’opportunità per comunicare qualcosa. Dieci anni fa anche le coppie gay che vivevano insieme non erano molto dell’idea di appendere un lavoro molto erotico a causa della loro famiglia o degli amici, ma ora sembrano essere meno preoccupate di “cosa la gente dirà”.
Forse non è l’arte che cambia le persone, ma l’arte è informazione e mostrare che a volte esistono anche altre persone che lottano. La sua funzione estetica può essere lenitiva o stimolante per l’immaginazione.
Penso che l’arte sia necessaria, in generale, perché è anche una dimostrazione della capacità umana di creare sistemi coerenti e belli.
La maggior parte di ciò che le persone fanno è veramente brutto, ma a volte possono anche fare del bene.
Cosa speri che provino le persone quando osservano il tuo lavoro?
Penso che la bellezza maschile dipingo sia androgina, così credo tanti uomini vedono queste figure e possono dire che questi ragazzi sono belli. Non credo che questi orientamenti sessuali si escludano a vicenda. Personalmente reputo che la visione medievale a riguardo aveva in qualche modo più logica. Credo che si percepisca anche un aspetto politico dell’arte. Voglio solo continuare quella tradizione, la maggior parte dei pittori famosi avevano un orientamento politico di sinistra: comunisti e anarchici. Forse la mia arte gli ricorda un anche questo, dato che l’arte è sempre stata per me anche una cosa politica.
Hai analizzato il Marchese de Sade? Perché lui? Cosa trovi interessante nei suoi pensieri?
Ho studiato filosofia con uno dei traduttori polacchi del lavoro di de Sade. Personalmente, ho trovato questi libri affascinanti nella loro unicità. De Sade sapeva che nessuno sarebbe mai stato in grado di scrivere una cosa del genere. Per me questo libro è piuttosto surreale – perché i veri mostri non filosofeggiano con le loro vittime, i mostri che lo fanno finiscono per diventare molto umani.
L’ho trovato interessante, non a causa della violenza e del sesso, ma esattamente per problemi filosofici come: che cosa è accettabile e cosa no? Dove metterete il confine?
Paradossalmente penso che de Sade non fosse un sadico, piuttosto lo vedo come uno psicologo sperimentale, persona che coraggiosamente slega, per la prima volta, il piacere sessuale dalla procreazione.
Credo che sia anche un precursore del movimento di liberazione delle donne, lui infatti, glorifica le donne, perché risultano essere migliori dei suoi personaggi maschili in tutto ciò che fanno. So che la mia interpretazione potrebbe essere considerata strana per alcune femministe.
I tuoi dipinti parlano di erotismo e di operai che combattono il capitalismo. Perché questi due argomenti? Vi trovi qualcosa in comune?
Sono un operaio e sono gay. Io e il mio amico, l’artista americano Joseph Foshee, anche lui operaio e grande antifascista, diciamo molto spesso:
“Il comunismo è gay”, perché lo è! Nel senso di liberazione umana e fratellanza, amore e libertà. Cosa può esserci di più bello?
È vero che da tempo vivi da senzatetto? Quanto quell’esperienza ha cambiato il tuo punto di vista sulle cose?
Certo, sono stato senza casa per un po’ di tempo. Le mie mani erano malate avevo perso la sensibilità a causa del lavoro eccessivo e ancora oggi sto lottando con questo problema, tuttavia va molto meglio. È stato letteralmente un incubo come nel XX secolo. Non mi ha cambiato perché ero sempre consapevole che nessuno poteva essere un senzatetto, nel nostro paese nell’era del “comunismo” non c’erano i senzatetto.
Ma mi ha cambiato nel modo in cui ho capito che come senzatetto sono invisibile. Gli amici non mi stavano aiutando, letteralmente nessuno, tranne altri senzatetto. Sono stato molto fortunato perché alla fine qualcuno mi ha aiutato. I funzionari del Regno Unito non vogliono fare nulla di per finire questa situazione, gestiscono i senzatetto ma in un modo da non risolvere questo problema, è davvero disgustoso.
Pensi che l’arte sia un’arma politica?
Credo che se la CIA avesse investito denaro nell’arte astratta americana, lo saprebbero…La prossima strategia è migliore ovvero forgiare la convinzione che l’arte non dovrebbe sconvolgere la borghesia e dovrebbe essere apolitica. La missione sembra avere successo, più o meno.
Com’è la Polonia oggi? Immagino che anche voi stiate vivendo in una situazione pazza a causa del Covid 19, i lockdown oltre alla crisi politica ed economica. Cosa ne pensi a riguardo?
Solo fascismo. Cosa aggiungere di più. È così deprimente che io e il mio ragazzo abbiamo smesso di parlare di politica, perché dopo 15 minuti eravamo entrambi arrabbiati. È un rischio reale che a un certo punto saremo costretti a sfuggire da questo inferno. Perché è un posto davvero spaventoso in questo momento, per molte ragioni. Ma è anche colpa di questa società, hanno ignorato la politica negli ultimi 30 anni, hanno tollerato i crimini finanziari e sessuali del clero e ora si sono risvegliati amaramente. Forse i giovani avranno il potere di cambiarla noi abbiamo fallito, ed è un po’ amaro, dopotutto.
A cosa stai lavorando in questo momento?
Sto fuggendo da tutto questo e sto studiando la storia della sessualità e dei costumi nell’era medievale e rinascimentale. I miei dipinti sono cambiati un po’ a causa di questo interesse. Ho appena scoperto tutte queste nuove ricerche scientifiche su come in realtà le persone medievali e la loro letteratura fossero queer, qualcosa su cui gli storici puritani del XIX secolo tacevano completamente.
Come vedi il nostro futuro?
Con la stupidità delle persone, anche quella politica, non ho speranze che cambierà miracolosamente. Ma non dovrei dirlo, sento che siamo letteralmente nel XV secolo, ma che siamo di livello superiore. È così triste e deprimente che l’umanità si evolva così lentamente che ancora non capiscono il pericolo del sistema in cui vivono. I ricchi non lo capiscono, e i poveri li stanno copiando, ed era lo stesso 700 anni fa. Forse i giovani saranno più saggi, ma anche la loro vita sarà più difficile, quindi in realtà sono contento di non avere figli, ma sarà peggio, se la reincarnazione esiste veramente.
Ho qualche speranza alla fine, che un giorno la razza umana sarà diversa da quella odierna.
Cosa significa per te il colore rosso?
Penso che sia il colore del sangue, del fuoco e dell’amore.